Sabato 2 febbraio una delegazione della Scuola Secondaria di I grado di Condove si è recata per il terzo anno a Genova per le semifinali nord Ovest della FIRST® LEGO League. Un volo nello spazion per le ventuno squadre provenienti da tutto il Nord-Ovest d’Italia. L’Istuto Nautico San Giorgio di Genova si é trasformato in un luogo di scambio, di studio e di sperimentazione di progetti scientifici.
Il progetto del ventilatore anti-polvere lunare
Quest’anno il tema, come indicato dal titolo “Into orbit”, riguardava lo spazio, le missioni spaziali, lunari e la vita degli astronauti e consmonauti in orbita. I ragazzi con i loro Coach si sono impegnati ad individuare i problemi che gli astronauti possono trovare nello spazio, per trovare soluzioni scientifiche e risolverli. La giornata prevede una serie di prove, il progetto scientifico, l’esame di una giuria tecnica sui robot, i Core Values, ovvero i Valoro fondamentali della FIRST® LEGO League, basati sulla capacità di lavorare insieme, e tre roun di robot-game. Ritmi incalzanti tra una prova e l’altra, ma tutto molto ordinato, puntuale, preciso, perfettamente scientifico e coinvolgente.
Divisi in tre squadre, Hydrobot, Dynabyte e Cosmobot, i ragazzi hanno chiesto aiuto ad un ingegnere di Alenia Thales Aerospazio, Marco Cinato, che si è gentilmente prestato a parlare loro delle proprie esperienze come istruttore a Berlino, e ad un Ingegnere della Egicon di Mirandola, enrico Piccinini, che li ha contattati tramite un webinar, mostrando loro i propri robot a distanza.
Le tre squadre hanno quindi elaborato tre prototipi che potrebbero migliorare alcune situazioni di lavoro degli astronauti.

Il progetto dell’esoscheletro
Gli Hydrobot, hanno affrontato i problema dei guanti per la tuta spaziale per le passeggiate extraveicolari, che sono molto rigidi e difficili da muovere con la sola forza delle dita. Hanno prototipato un guanto dotato di esoscheletro motorizzato per il pollice e l’indice, i movimenti della mano richiederanno minore sforzo; il guanto motorizzato è molto leggero e funzionerà grazie a dei sensori di movimento che azionano dei micro motori elettrici; in tal modo l’astronauta riuscirà a muovere senza sforzo le dita per effettuare lavori più difficili e precisi.
I Dynabyte hanno deciso di migliorare alcuni aspetti dei rover in missione su Marte.
Hanno infatti notato che i rover sono molto lenti (30 m/h in media) quindi non riescono ad esplorare grandi spazi anche in molto tempo.Hanno quindi elaborato dei “mini-rover”che esplorano Marte e che aiutano il “rover principale” a esplorare i punti più interessanti del pianeta. Questi piccoli rover saranno dotati di telecamere molto simili a quelle montate sul rover principale,di sensori a infrarossi per “vedere” le rocce e poter andare più veloci,un braccio per prelevare rocce e vari tipi di terreno e attrezzatura per analizzarli. Essi potranno anche comunicare con il rover principale per comunicare cosa hanno rilevato e dove andare ad approfondire.